La ceramica paga giΓ  tariffe pari al 9% sull’export Usa. Un ulteriore 10% era giΓ  considerato un aggravio pesante. Ma ipotizzando il 30% di dazi sui prodotti esportati negli Usa significa aggravare la situazione in maniera irreparabile. E ricordo che la ceramica italiana rappresenta quella piΓΉ penalizzata considerato l’elevato valore dei prodotti. Se a questo si aggiunge il peso della svalutazione del dollaro del 12-13%, il rischio Γ¨ evidente: vuol dire essere tagliati fuori dal mercato americano.

Siamo tartassati dal Green Deal, il primo intervento Ue per alleviare le imprese giΓ  appesantite dai costi energetici, dovrebbe essere la revisione del meccanismo Ets sui consumi energetici, un onere aggiuntivo per le nostre imprese che vale 120 milioni all’anno. Rappresenta una tassa aggiuntiva del 15% sul costo dell’energia. Impossibile sostenere questo doppio peso. Una revisione sarebbe un sollievo. Altrimenti ci condanniamo alla desertificazione dell’industria europea. Bisogna prendere delle contromisure”. CosΓ¬, in un’intervista a Il Messaggero di oggi, Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica.

In merito Γ¨ intervenuta anche la Segretaria nazionale Fesica Confsal settore ceramica Letizia Giello:
β€œLe lavoratrici e i lavoratori del comparto ceramico stanno vivendo una fase di profonda incertezza e preoccupazione. L’ipotesi di nuovi dazi fino al 30% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, unita alla svalutazione del dollaro e all’aumento dei costi energetici, mette a rischio migliaia di posti di lavoro e la stessa tenuta sociale dei distretti produttivi italiani. Da tempo denunciamo come le nostre aziende siano schiacciate tra la concorrenza internazionale e politiche europee che, seppur nate con buone intenzioni ambientali, non tengono conto delle ricadute occupazionali.

Il sistema ETS, cosΓ¬ come strutturato, grava in modo sproporzionato sulle imprese energivore, scaricando il peso sui lavoratori attraverso cassa integrazione e rischio licenziamenti. Chiediamo con forza che il governo italiano e l’Unione Europea intervengano con urgenza: serve una revisione dei meccanismi di tassazione energetica e un fondo straordinario di sostegno all’occupazione. Non possiamo permettere che la desertificazione industriale diventi realtΓ . Difendere la ceramica italiana significa difendere il lavoro, la dignitΓ  e il futuro delle nostre comunità”.

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